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Council on American-Islamic Relations: Gli Stati Uniti complici di pulizia etnica a Gaza

23:32 - October 24, 2023
Notizie ID: 3489575
Tehran-Iqna- Se il governo degli Stati Uniti non ferma la pulizia etnica da parte del regime sionista a Gaza, sarà complice di crimini di guerra

“Gli Stati Uniti sono complici se non fermano la pulizia etnica di Israele a Gaza”

 

Se il governo degli Stati Uniti non ferma la pulizia etnica da parte del regime sionista a Gaza, sarà complice di crimini di guerra.

Lo ha dichiarato in una nota il Council on American-Islamic Relations (CAIR).

Il CAIR ha affermato che i funzionari statunitensi saranno “complici” della pulizia etnica di Gaza a meno che non intervengano dopo che il regime israeliano ha annunciato che tutti i civili palestinesi che si rifiutano di lasciare le loro case nel nord di Gaza potrebbero essere identificati come complici di una “organizzazione terroristica”, e presumibilmente presi di mira per essere uccisi dalle forze israeliane.

Il CAIR ha inoltre rinnovato la sua richiesta all’amministrazione Biden di chiedere un cessate il fuoco immediato.

Gli attacchi israeliani a Gaza hanno provocato fino a questo momento la morte di oltre 5500 palestinesi, il 40% dei quali bambini. Più di 18000 persone sono rimaste ferite, il 70% dei quali bambini e donne.

A seguito dell’ordine iniziale israeliano di abbandonare le proprie case a coloro che si trovavano nel nord di Gaza, decine di migliaia di persone hanno cercato di raggiungere le zone a sud della striscia. Durante il percorso verso sud, gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato un convoglio di auto in fila uccidendo più di 70 persone, per lo più donne e bambini.

“Dichiarando che oltre un milione di civili palestinesi, tra cui donne e bambini, che rifiutano di lasciare le loro case nel nord di Gaza saranno considerati complici del terrorismo, e quindi presumibilmente soggetti a uccisioni extragiudiziali, il regime israeliano sta chiaramente annunciando alla comunità internazionale che intende commettere pulizia etnica”, ha affermato il direttore esecutivo nazionale del CAIR, Nihad Awad. “Se i leader della nostra nazione continuano a dare a Benjamin Netanyahu il via libera per commettere crimini di guerra e se ci affrettiamo a fornire più armi per aiutarlo a fare ciò, saranno complici di pulizia etnica e persino di genocidio”.

Awad ha ricordato che l’allontanamento forzato di una popolazione è definito un crimine contro l’umanità dalla Corte penale internazionale (CPI).

Il CAIR ha inoltre condannato un recente attacco aereo israeliano contro una Chiesa greco-ortodossa di Gaza che ha ucciso 17 persone.

Il ministro della difesa israeliano ha dichiarato circa due settimane fa che Israele sta combattendo “animali umani” e che l’intera popolazione di Gaza sarà trattata di conseguenza attraverso un “assedio completo” sulla Striscia di Gaza che bloccherà tutte le forniture di elettricità, cibo e carburante. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato di essere “profondamente angosciato” da questo blocco.

Secondo la Convenzione di Ginevra, gli Stati devono consentire il libero passaggio di forniture mediche, cibo e altri aiuti umanitari a beneficio della popolazione civile.

La punizione collettiva è vietata dall'articolo 33 della Convenzione di Ginevra, che afferma: “Nessuna persona protetta può essere punita per un reato che non ha commesso personalmente. Sono vietate le sanzioni collettive e parimenti ogni misura di intimidazione o di terrorismo”.

Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale stabilisce che è un crimine di guerra: “Utilizzare intenzionalmente la fame dei civili come metodo di guerra privandoli di beni indispensabili alla loro sopravvivenza, incluso impedire i rifornimenti di soccorso come previsto dalla Convenzione di Ginevra”.

 

 

 

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